BIM – Building Is Making together in un futuro in rete

«I bei vecchi tempi…» chi non conosce questa espressione? Rassicuranti, belli e apparentemente facili, ma per l’appunto vecchi. Il passaggio dal noto al nuovo rappresenta di per sé una sfida. Perché cambiare quello che fino ad oggi sembra aver funzionato alla grande?

Il Covid ha insegnato a molte aziende che gli sviluppi tecnologici possono prendere piede a velocità sorprendenti. E la partecipazione al nuovo status quo diventa imprescindibile per conservare la propria competitività commerciale. Questo è esattamente ciò che noi di Renggli perseguiamo da 100 anni a questa parte. Non vogliamo solo seguire l’onda, bensì svolgere un ruolo pionieristico nell’ambito dei nuovi sviluppi, riconoscere il potenziale e sfruttare le nuove opportunità. Non a caso abbiamo riflettuto sull’importanza della progettazione BIM per noi e per i nostri clienti e siamo giunti alla conclusione che, al di là degli sviluppi tecnologici, BIM può essere intesto come acronimo di «Building Is Making together».  

Negli ultimi anni abbiamo realizzato i nostri progetti di maggior successo con partner che condividono il nostro concetto di costruzione cooperativa (Building Is Making together). Quale parte integrante di una collaborazione tra uomo, processi e tecnologia, ognuno contribuisce con le proprie risorse al successo di progetti edili comuni. Ma quali sono i vantaggi di questo approccio condiviso per i clienti? Di quale valore aggiunto beneficiano con la progettazione digitale e perché dovrebbero confidare in un modello di partnership? Si chiede forse loro di acquistare a scatola chiusa?

Insieme ai nostri partner di rete Architos ed Evolut, puntiamo costantemente i riflettori sul progetto e ci impegniamo a realizzarlo dall’inizio alla fine. Grazie a solidi rapporti umani, confronti regolari e prerogative di ciascuno, riusciamo a pianificare e a realizzare con successo anche progetti complessi.

La progettazione model based ci offre la possibilità di sviluppare sinergie e strumenti digitali e di farne un uso condiviso. Ad esempio il modello strutturale statico può essere raffigurato direttamente nel modello dell’architetto per un raffronto e una valutazione comuni. Eventuali criticità non vengono più segnalate mediante interminabili scambi di mail, bensì messe in evidenza direttamente nell’oggetto e risolte assegnando un incarico a chi di dovere. L’elaborazione di questi incarichi può avvenire indipendentemente dal luogo e dall’ora e le riunioni tra progettisti specializzati possono svolgersi all’insegna della massima efficienza. Il progetto procede serenamente, gli errori vengono eliminati, a beneficio di una maggiore sicurezza in termini di costi e di rispetto delle scadenze. 

Grazie ai moderni strumenti di visualizzazione e di rendering, questo processo di progettazione e di realizzazione regala al cliente un’esperienza completamente nuova. Finiti i tempi in cui ci si doveva chinare sulle planimetrie e cercare di immaginare il progetto nella realtà. Oggi la progettazione model based offre una panoramica virtuale in 3D attraverso gli edifici, consente di prendere visione degli aspetti in sospeso e facilita oltremodo qualunque decisione. 

Inoltre, la progettazione digitale garantisce una migliore qualità dei progetti sin dall’inizio. Attraverso il collegamento modello - costi è possibile raffigurare in qualunque momento entro quale fascia di spesa si sta muovendo il progetto. Si individuano tempestivamente eventuali sforamenti a favore della sicurezza del budget.  

Abbiamo risvegliato il vostro interesse? Date un’occhiata ad alcuni casi concreti di utilizzo del BIM sul nostro sito www.renggli.swiss/it/bim-in-uso.